Villa Pavone è una bellezza a bordo paese, di fianco ad una zona commerciale, ma protetta dal suo giardino e da alte piante.
Una sopravvissuta al suo tempo, abbandonata e quasi dimenticata.
Villa Pavone ha origini molto antiche.
Al suo interno ci sono travi del tetto che riportano la data del 1557, mentre una pietra del pavimento quella del 1559.
Sono queste le origini della abitazione , anche se oggi l’aspetto della casa è stato modificato.
Non sono riuscita a trovare una data precisa di quando fu acquistata dall’attuale proprietà, ma possiamo pensare siano stati gli inizi del 1900.
Villa Pavone è ancora oggi di proprietà della famiglia M.
Tra i primi proprietari ,vi è un noto medico e personaggio pubblico della zona di nome G.M.
Oltre ad essere un ricco possidente terriero, era anche molto attivo nella vita culturale, economica e sociale del paese di residenza.
Amato dalla famiglia, alla morte di G.M, il salone centrale fu dipinto e ornato con soggetti ritraenti la natura e la vita in campagna, per onorare la sua memoria.
Oggi Villa Pavone custodisce al suo interno ancora quasi tutto l’arredo originale ancora in buone condizioni.
Il piano terra ci racconta una storia di arte.
Un armadio pieno di colori per dipingere, quadri e un pianoforte, ci fanno pensare ad una famiglia amante delle belle arti.
Ma anche un piccolo mistero si nasconde in soffitta, dove abbiamo trovato delle ossa umane e molti libri di medicina.
E’ nata la leggenda che all’interno potesse viverci un medico pazzo, ma probabilmente le ossa erano parte di uno scheletro anatomico, che al tempo veniva composto utilizzando ossa umane.
Anche per la data di abbandono di Villa Pavone, non abbiamo una data certa.
Si pensa che sia avvenuta tra gli anni ‘80 e ‘90.
Nel 2012 rimase lievemente danneggiata da un forte terremoto. Ma anche se abbandonata, Villa Pavone non è rimasta sola.
Come non succede spesso è rimasta un erede, che anche se non vive più in questa splendida villa, continua con amore e dedizione a prendersi cura del suo giardino.
Se ami le ville abbandonate a questo link puoi vedere le mie esplorazioni.
